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Lesione del menisco

La lesione del menisco è molto comune, anzi è una delle patologie più frequenti a carico del ginocchio. 

Leg Injury

Ciascun ginocchio è dotato di due menischi (menisco mediale e menisco laterale) collocati tra femore e tibia. Sono dei cuscinetti di fibrocartilagine a forma semilunare, che fungono da ammortizzatore, consentendo al ginocchio di muoversi in maniera fluida, attutendo i carichi e conferendo stabilità. 

CAUSE 

La lesione o rottura a carico del menisco può essere classificate in base all'origine: 

  • traumatica 

  • degenerativa 

La lesione di natura traumatica è più comune tra i giovani, soprattutto tra chi pratica sport. È la conseguenza di un movimento violento e sbagliato che il menisco non riesce a sostenere, portando alla sua lesione o rottura. 

Quando la natura della lesione è degenerativa (meniscopatia degenerativa), significa che con il passare degli anni il tessuto articolare diventa più fragile, difatti interessa la popolazione sopra i 40 anni. In questo caso traumi minori ma ripetuti nel tempo possono portare ad una lesione o rottura del menisco, già da tempo in processo di usura. Anche un piccolo movimento può comportare la completa lesione. I sintomi possono essere simili a quelli della gonartrosi. 

 

TIPOLOGIA DI LESIONE

Le fratture a carico del menisco vengono classificate in base al punto in cui si colloca la lesione (corno anteriore, corpo o corno posteriore), e in base al loro aspetto (longitudinale, radiale, orizzontale, a flap). 

SINTOMI 

I sintomi principali comprendono dolore e rigonfiamento locale, ma a questi possono essere associati anche rigidità e gonfiore. Inoltre, potrebbe presentarsi difficoltà nel movimento o blocco dell’articolazione, nel caso di distacco di frammenti lussati. 

Se non si manifestano blocchi articolari, i sintomi si ridurranno nell’arco di 2/3 settimane.

 

DIAGNOSI e TERAPIA 

Se sospettate una lesione al menisco dovrete rivolgervi ad un ortopedico. Lo specialista per formulare una diagnosi, oltre all'esame obiettivo in sede di visita, avrà necessità di visionare degli esami di diagnostica per immagini (Risonanza Magnetica). 

Inoltre, per prescrivere una terapia efficace, l’ortopedico valuterà la causa che ha provocato il trauma al menisco, la tipologia di lesione, la parte del menisco coinvolta, eventuali danni a carico di altre strutture anatomiche, l'età, e le abitudini del paziente.  

Se la lesione non fosse di grave entità, l'ortopedico potrebbe consigliare una terapia conservativa per ridurre i sintomi. Il trattamento conservativo prevede riposo, ghiaccio, compressione. In alcuni casi potrebbero essere prescritti farmaci antidolorifici e fans associati ad una terapia riabilitativa.  

Le infiltrazioni di acido ialuronico sono utilizzatie come trattamento conservativo per aiutare ad alleviare i sintomi dolorosi, lubrificare l’articolazione e in caso di lesione degenerativa in fasce di eta’ avanzate, possono diventare la soluzione definitiva per il Paziente. 

CHIRURGIA 

L’intervento chirurgico viene preso in considerazione dal chirurgo ortopedico laddove la terapia conservativa non dovesse portare beneficio, o se la lesione dovesse essere tale da compromettere la mobilità. 

La tipologia di intervento è valutata in base a diversi fattori, che riguardano le caratteristiche della lesione e del paziente. 

L’intervento avviene in artroscopia e prevede principalmente due opzioni in base alla lesione: 

  • Meniscectomia selettiva: asportazione parziale del menisco, solo per la parte lesionata 

  • Meniscectomia totale: asportazione totale del menisco lesionato 

Rispetto al passato, quando possibile, oggi si preferisce la riparazione del menisco piuttosto che la sua asportazione, per prevenire il rischio di artrosi precoce, con il vantaggio di conservare i tessuti. 

TEMPI DI RECUPERO 

L'intervento si effettua in regime day hospital. Generalmente si osserva un periodo di riposo relativo di 7-10 giorni, durante il quale il paziente inizia a caricare progressivamente effettuando esercizi di tonificazione muscolare e di recupero del movimento, seguendo le indicazioni impartite dal chirurgo ortopedico. Se necessario, a seconda delle richieste funzionali, si prosegue con un periodo di  riabilitazione personalizzato. 

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